venerdì 3 agosto 2012

Truckstop Souvenir
Under a Big Blue Sky
(Truckstop Souvenir 2009)

Il consiglio che su queste stesse pagine chiudeva la recensione di Leave Nothing Behind, cd d'esordio dei Truckstop Souvenir, quello cioè di riprovarci con un supporto strumentale più consistente, evidentemente non deve essere stato seguito. Under a Big Blue Sky, seconda prova discografica del duo, si muove infatti sulla falsariga del precedente lavoro, presentando più o meno immutate le stesse sonorità e lo stesso scarno tappeto strumentale basato sulla chitarra di Dennis James e sul violino di Lauryn Shapter. Sebbene il lavoro strumentale dei due venga arricchito a volte da un pianoforte, un contrabasso, un banjo, una viola, un violoncello e, addirittura, da un quartetto d'archi nella conclusiva Rodeo, pochi sono i sussulti che i brani del disco (undici, più una breve ghost track strumentale), immersi in una rilassata e rilassante miscela di country tradizionale e folk, riescono a dare all'ascoltatore. Unica piacevolissima eccezione For The Coal, brano dedicato a Maria Gunnoe, una donna che negli Appalachi combatte la propria battaglia contro una pratica che dagli anni Settanta si effettua da quelle parti: la rimozione, a colpi di esplosivo, delle cime delle montagne al fine di facilitare l'estrazione del carbone. La denuncia cantata con passione in questo brano vale, da sola, il prezzo del biglietto. Il resto, lo confesso, è di difficile assimilazione.
(Silvano Terranova)

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